Ohana Makeover - sfide e passioni di una falegname, mamma e content creator
Dietro ogni grande artigiano, c'è una storia fatta di passione, sacrifici e creatività. In questa nuova KnipexStory vi raccontiamo il percorso di Alessandra, conosciuta sui social come Ohana Makeover, una falegname di professione che condivide la sua passione per il legno e l'artigianato. Un esempio di forza e determinazione tutta al femminile in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini, fonte di ispirazione per le future felegnami.
Presentati, chi sei e di cosa ti occupi?Sono Alessandra, in arte Ohana Makeover, sono una falegname anche se poi mi diletto a fare un pò di tutto.
Come è iniziata la tua passione per la falegnameria?La passione per la falegnameria è una cosa che indubbiamente mi ha trasmesso mio padre. Ed è una cosa che in realtà per qualche anno ho perso e poi in età più matura diciamo mi è tornata e l’ho messa in pratica.
Dove hai imparato il mestiere?Con mio padre ho imparato la manualità in generale, mentre ovviamente la specializzazione nella falegnameria, nel legno è qualcosa che ho studiato qui in Belgio dove vivo. E mi sono proprio certificata come falegname all’utilizzo di macchine pericolose.
Quali sono le sfide nel tuo lavoro?Le sfide sono tante anche perchè ultimamente ho lavorato anche proprio nella carpenteria, per cui precisione, sicurezza sono tanti aspetti a cui bisogna stare molto molto attenti per una serie di motivi. Gli aspetti difficili del mio lavoro sono tanti, ma soprattutto il fatto che sono una donna, sono costantemente sottovalutata, devo sempre dimostrare il doppio rispetto agli uomini per potermi, come dire, far valere e farmi apprezzare, così come anche fisicamente è innegabile che ho una marcia in meno, nel senso che non ho la forza che ha un uomo.
E poi un altro aspetto è sicuramente anche il fatto che sono mamma di due bambini piccoli e ovviamente rende le cose più difficili, soprattutto perché lavoro anche come content creator sui social, quindi il tempo è poco, ci si vuole dedicare al massimo ai figli però poi insomma anche fisicamente è un lavoro che stanca tanto quindi arrivo alla sera distrutta e avere anche la pazienza di gestire anche due bimbi piccoli a volte è davvero una sfida enorme.
Quali sono gli aspetti che ti danno più soddisfazione?Forse proprio il fatto di essere una donna perchè come dicevo prima vengo spesso sottovalutata e quindi poi la soddisfazione quando i risultati sono positivi è pore dire che “sono donna e ce l’ho fatta e l’ho fatta anche in maniera ottimale” è la soddisfazione indubbiamente più grande.
Poi un altro aspetto è sicuramente il lavoro in sé e per sé cioè io ho sempre detto “per me non è un lavoro, ma è una terapia” cioè per me aggiustare le cose, finire un progetto mi dà proprio un senso di completezza e pace. Veramente è una cosa che adoro. Oltre al fatto che in maniera pratica me lo ritrovo utile nella vita perchè sto ristrutturando casa da sola.
Che impatto ha la qualità degli attrezzi sul tuo lavoro?Utilizzare attrezzi di alta qualità velocizzano il lavoro, lo semplificano e ovviamente il risultato, ragazzi, è indubbiamente migliore. Non c’è proprio ombra di dubbio.
Come sta andando la ristrutturazione?
Eh, sta andando, molto a rilento ma sta andando. Io lavoro anche part time quindi non posso dedicarmi al 100% alla casa altrimenti a questo punto sarei un pò più avanti però ho finito due stanze che sono le stanze dei bambini che era quello che mi premeva più di tutto. Ho fatto insomma le cose che per ora erano necessarie e il resto piano piano me lo aggiusterò
Prossimi progetti?
Progetti nuovi? Fin troppi. Però, come dire, punto sempre a migliorarmi mi piacciono tanto le sfide nuove, quindi diciamo che dovrei cercare più che altro di finire quelli vecchi prima di iniziarne nuovi. Però ce ne stanno tanti in cantiere positivi, collegati fra loro, uno dei quali spero davvero che vada in porto perchè è una cosa a cui tengo tanto però purtroppo non vi posso rivelare niente per ora.
Che messaggio vuoi portare sui social?Il mio messaggio sui social è proprio rivolto a tutti quelli che amano il fai da te però soprattutto alle donne. Io vorrei tanto tanto tanto incoraggiarle e incentivarle a spingersi, a buttarsi oltre quelli che sono dei limiti immaginari che noi abbiamo avuto per tanti tanti anni. E vorrei proprio fargli capire che anche loro possono. Se lo posso farlo io possono farlo anche loro. Quindi non devono dipendere da un uomo, non devono avere paura di provarci, tante cose sono più semplici di quanto sembrano e con gli attrezzi giusti possiamo arrivare oltre ai limiti che ci siamo posti.
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